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PINO

io lo verde no lo posso vede’
taglio ‘sta cerqua, che me freca a me!

 

Nella fase del risveglio al mattino mi capita spesso che sovvengano ricordi dal passato e così stamattina mi è tornato questa fatto che risalirà al 2014.

I miei ragazzi erano piccolini, io guidavo lungo la salita che porta all’Abbadia di Osimo da Castelfidardo e passando vicino ad una villa vedo cadere un enorme pino marittimo.

Era altissimo, fino al cielo, e bellissimo. Mi fermo a guardare lo spettacolo attonita, non capita spesso di vedere un prodigio del genere cadere senza opporre resistenza e stramazzare al suolo.

Restai a bocca aperta e in quel momento vidi un anziano signore, alto e slanciato, con le mani dietro la schiena che se ne stava lì, dentro al recinto di casa sua, dove fino a un minuto prima si ergeva anche il pino, sorridente.

Lo guardai e gli chiesi:

– Ma perché?

– Perché che?

– Perché lo avete abbattuto?

ll signore mi guardò come a dire “ma che vuoi, oh!”

Dava fastidio – mi risponde.

E da lì tutto accadde in un attimo: il filtro pensiero-parola allargò le sue maglie e dalla mia bocca uscì questa frase: – Ma lei è vecchio! Pensi a quanto da fastidio lei!

E me ne andai con sentimenti tempestosi: il dolore per quella forza stroncata, il senso di colpa per aver offeso un uomo e il solito dubbio sull’esempio che do ai miei figli.

La citazione iniziale è presa da Bob Labusivo QUI

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